SMART WORKING SEMPLIFICATO FINO AL 31/12/2022
Il 31 agosto 2022 era terminata la possibilità di attivare lo smart working con le modalità semplificate stabilite durante il periodo pandemico.
Ora la legge n. 142/2022, di conversione del c.d. Decreto Aiuti-bis, ha invece nuovamente prorogato tale modalità semplificata fino al 31/12/2022.
Riassumiamo le ‘novità’:
Procedura semplificata
- Si potrà effettuare comunicazioni di lavoro agile, usufruendo della procedura semplificata prevista durante il periodo pandemico;
- Non sarà necessario stipulare l’accordo individuale di lavoro agile previsto di norma dalla L. 81/2017.
Quali adempimenti per il datore di lavoro?
I datori di lavoro privati dovranno comunicare telematicamente al Ministero del lavoro:
- I nominativi dei lavoratori interessati;
- La data di inizio e la data di fine dello svolgimento dell’attività lavorativa in modalità “agile”.
N.B.: La procedura semplificata potrà essere utilizzata per l’invio delle comunicazioni di smart-working aventi per oggetto periodi di lavoro agile che terminano entro 31 dicembre 2022. Qualora si estendano oltre il 31 dicembre 2022, il datore di lavoro dovrà utilizzare la procedura ordinaria.
E’ stato inoltre prorogato il diritto allo smart-working fino al 31/12/2022 per i c.d. lavoratori fragili, anche attraverso:
- L’adibizione ad una diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti;
- Lo svolgimento di percorsi di formazione professionale.
Prorogato infine fino al 31/12/2022 anche il diritto al lavoro agile per i lavoratori genitori di figli under 14, a condizione che:
- Il lavoro in modalità agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione;
- Nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
- Non vi sia un genitore non lavoratore.
Analogo diritto avranno i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, siano maggiormente esposti a rischio di contagio Covid.
Francesca Paolini