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La Certificazione della Parità di Genere è un intervento previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La certificazione di parità di genere è un’attestazione riconosciuta alle imprese che attivano politiche aziendali tali da ridurre le differenze di genere: dagli squilibri salariali a parità di ruoli professionali alle possibilità di carriera, dalla tutela della maternità ad ogni altra disuguaglianza uomo–donna che si realizzino in contesti lavorativi.
Con lo scopo di sostenere e incentivare le imprese a adottare politiche adeguate, è stato varato un Bando per la Certificazione della Parità di Genere che è aperto fino al 28 Marzo 2024.
Le piccole e medie imprese possono richiedere un contributo per coprire i costi dell’assistenza tecnica, di preparazione alla certificazione e della procedura di certificazione stessa.
La certificazione non è obbligatoria, ma rappresenta la volontà aziendale di intraprendere delle scelte strategiche e valoriali orientate all’inclusione all’interno dei propri modelli gestionali.
Per ottenere la Certificazione per la Parità di Genere, le aziende devono rispondere ad una serie di requisiti e monitorare sei aree di riferimento:
La certificazione di parità di genere offre numerosi vantaggi:
la certificazione può portare a un punteggio premiale nelle gare di appalto e ad una semplificazione e flessibilità delle procedure.
alcune ricerche indicano una correlazione tra la diversità organizzativa, inclusa la parità di genere, e le performance finanziarie di successo delle aziende.
mostra l’impegno dell’azienda verso l’equità e l’inclusione, aiuta ad attrarre talenti e ad aumentare la lealtà e la fedeltà dei dipendenti.
la certificazione di parità di genere attraverso analisi e mappatura delle disparità salariali, percorsi di crescita, interruzioni lavorative, ecc. favorisce un sensibile aumento dell’organizzazione e della produttività.
aiuta a rendere l’ambiente di lavoro più equilibrato ed a prevenire conflitti e problemi legali legati alla discriminazione di genere.
sgravio contributivo dell’1% dei contributi previdenziali a carico del datore per tutto il personale impiegato nel periodo di validità della certificazione nel limite di 50.000 euro annui.
Da non tralasciare infine è il Vantaggio reputazionale in quanto la certificazione della parità di genere contribuisce a rendere l’azienda più attraente per gli investitori e clienti/fornitori che valorizzano la responsabilità sociale delle imprese e ad accrescerne l’appeal di mercato.
Monica Vezzani
Consulente del Lavoro
Consulenti Associati Lavoro Dainelli - Vezzani
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