MASSIMALE CONTRIBUTIVO E DICHIARAZIONE DEL LAVORATORE
Scritto il . Pubblicato in Consulenza del lavoro.
Con riferimento alla verifica del massimale contributivo di ciascun dipendente, a decorrere dal 10 aprile 2024, sarà disponibile sul portale dell’INPS la nuova funzione “PRISMA“.
PRISMA avrà il compito di semplificare l’adempimento contributivo da parte dei datori di lavoro e fornirà un prospetto sintetico dalle informazioni in possesso dell’Istituto sulla vita assicurativa del lavoratore ed in particolare:
- sulla sua anzianità assicurativa;
- e su domande di riscatto o accredito figurativo.
Il Massimale Contributivo
La legge n. 335/1995 fissa un tetto massimo imponibile ai fini contributivi per i lavoratori:
- privi di anzianità contributiva (cioè che non abbiano mai svolto lavoro dipendente o autonomo);
- iscritti a forme pensionistiche obbligatorie dal 1° gennaio 1996;
- o che hanno optato per il sistema contributivo.
Sono forme pensionistiche obbligatorie:
- La gestione pensionistica per i lavoratori dipendenti.
- Le gestioni pensionistiche obbligatorie per i lavoratori autonomi (es. Gestione Artigiani e Commercianti).
- Le Casse per liberi professionisti.
Il massimale, che viene aggiornato ogni anno, si applica esclusivamente alla contribuzione pensionistica (IVS), mentre sono comunque da versare, senza limite di massimale, le cosiddette contribuzioni minori (malattia, maternità, cig, disoccupazione).
La Dichiarazione del Lavoratore
Per ottemperare in modo corretto alla applicazione del massimale, i datori di lavoro hanno l’obbligo di acquisire dai lavoratori una dichiarazione sull’anzianità contributiva anteriore al 1996, inclusi i periodi lavorativi svolti nell’Unione Europea o in Paesi per cui viga una Convenzione con l’Italia (vedi l’elenco dei paesi convenzionati).
Nel caso di più rapporti di lavoro nel corso dell’anno, o in caso di rapporti di lavoro contemporanei, il lavoratore è tenuto a presentare ai nuovi datori di lavoro:
- una certificazione delle retribuzioni dei precedenti o contemporanei datori di lavoro;
- gli altri elementi necessari per calcolare il massimale.
La Domanda di Riscatto del Lavoratore
Attenzione perché, in linea generale, il lavoratore che presenta domanda di riscatto o accredito figurativo (es. riscatto del periodo di laurea o del periodo del servizio di leva) per un periodo antecedente al 1996:
- acquisisce lo status di ‘vecchio iscritto’ (rientrante cioè nel sistema misto contributivo/retributivo);
- ed è quindi soggetto al pagamento integrale della contribuzione IVS, senza cioè limite di massimale;
- a decorrere dal mese successivo alla domanda.
Sebbene l’onere di informazione ricada sul lavoratore, di questa evenienza il datore di lavoro non viene spesso adeguatamente/tempestivamente informato e può comportare notevoli differenze contributive con conseguente recupero e sanzioni da parte dell’Istituto.
‘PRISMA’
Come già accennato, nel rispetto delle norme sulla privacy, la piattaforma “PRISMA” fornirà le informazioni ‘minime’ e cioè un riepilogo sintetico della vita assicurativa del lavoratore, includendo i periodi lavorati all’estero anteriori al 1996.
Poiché però alcuni dati potrebbero non essere presenti negli archivi INPS:
- Il prospetto fornito da ‘PRISMA’ NON ha valore certificativo.
- I datori di lavoro dovranno continuare a raccogliere le dichiarazioni dei lavoratori.
Orlando Dainelli
Consulente del Lavoro
Scarica il modello di dichiarazione del lavoratore:
fac-simile_dichiarazione_anzianità